Quella bella e bianca mano è una frottola a quattro voci contenuta nell’Ottavo libro (1507) stampato da Ottaviano Petrucci con esplicita attribuzione ad “Antonius Capreolus”. La melodia piacevole e ripetuta, applicata a fluidi ottonari d’ispirazione amorosa, fa di questo componimento uno dei pezzi favoriti dell’intero repertorio frottolistico.
Una trascrizione in partitura del brano è reperibile su IMSLP: https://imslp.org/wiki/Quella_bella_e_biancha_mano_(Caprioli%2C_Antonio)