Costanzo Antegnati

Organo di Almenno San Salvatore

Cinquecento
Costanzo Antegnati (Brescia, 1549 - Brescia, 1624)

Costanzo Antegnati, organaro e compositore, fu battezzato a Brescia il 9 dicembre 1549. Figlio di Graziadio, fu il rappresentante più autorevole di questa celebre stirpe di organari attivi tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Seicento. Nel 1570, appena ventenne, venne incaricato dal padre di eseguire lavori all’organo della basilica ducale di S. Barbara di Mantova. Da allora il contributo di Costanzo
nell’attività organaria della famiglia divenne sempre più determinante, come dimostra il caso dell’organo di S. Giuseppe di Brescia (1581) che, benché fregiato nel prospetto del nome di Graziadio, porta graffite all’interno della canna maggiore di facciata le firme congiunte di Costanzo e del genitore. Costruì gli organi di S. Pietro al Po di Cremona (1581), di S. Giorgio di Bagolino (1590), di S. Maria della Stecca di Parma (1599), di S. Gaetano di Brescia (1596), di S. Agostino in Bergamo (1607), di S. Eusebio e Vittore di Peglio (post 1608), del convento delle Monache di Santa Grata in Bergamo (1607), di S. Giorgio Maggiore di Venezia (1612), e del Carmine di Brescia (1610), sostituito nel 1633 con un organo di Tomaso Meiarini. Dal
1584 succedette a Fiorenzo Maschera come organista nel Duomo di Brescia, carica che mantenne fino al 1619 quando, esonerato dal servizio, gli fu riconosciuto tuttavia un onorato stipendio.

Oltre a essere un grande organaro, fu dotto compositore e raffinato interprete, discepolo di Giovanni Contino e di Girolamo Cavazzoni. La sua opera L’arte organica (Brescia 1608), scritta in forma di dialogo e preceduta da L’Antegnata. Intavolatura de ricercari d’organo, insegna «per via d’avvertimenti […] il vero modo di sonar e registrar» gli organi da lui costruiti o a lui affidati in «maneggio e cura». La sua produzione si compone di raccolte di musiche vocali e strumentali destinate in larga parte al culto. Morì a Brescia il 14 novembre del 1624 e fu sepolto con il padre Graziadio nella chiesa di S. Giuseppe.

Per ulteriori approfondimenti, si rinvia al Dizionario biografico degli Italiani. Si veda inoltre Gli Antegnati, studi e documenti su una stirpe di organari bresciani del Rinascimento, a cura di Oscar Mischiati, Bologna, Pàtron, 1995.

Costruito nel 1588 da Costanzo Antegnati, l’organo della chiesa di San Nicola in Almenno San Salvatore (Bergamo) è collocato in cantoria sopra alla quinta cappella a destra della navata, in cassa lignea intagliata, decorata a tempera e dorata, munita di portelle con tele dipinte. Ampliato da un organaro ignoto, probabilmente attorno alla metà del Settecento, è stato restaurato da Marco Fratti tra il 1994 e il 1996.

La facciata presenta 25 canne, da Do1 del Principale, suddivise in cinque campate 5/5/5/5/5 tutte disposte a cuspide, munite di “organetti morti” sopra le campate minori con pari numero di canne sempre disposte a cuspide.

Tastiera di 45 note (Do1-Do5) con prima ottava corta. Tasti diatonici ricoperti in bosso; tasti cromatici in quercia annerita. Pedaliera a leggio di 14 pedali (Do1-Fa2) con prima ottava corta, costantemente collegata alla tastiera (8 suoni reali da Do1 a Si1 non ritornellanti). Registri azionabili da manette fissabili ad incastro, disposte su una colonna a destra della tastiera e sormontate da cartellini ottocenteschi manoscritti:

Principale [8’]
Ottava
Quintadecima
Decimanona (rit. Fa#4)
Vigesimaseconda (rit. Do#4)
Vigesimasesta (rit. Fa#3-Fa#4)
Cornetto (da Do#3, aggiunti da Anonimo nel secolo XVIII) Flauto in Ottava Flauto in XII Voce Umana (dal Do#3) Contrabassi (aggiunti da Anonimo nel secolo XVIII)

Accessori:
Tremolo a vento perso, azionato da una leva a sinistra della tastiera, inseribile ad incastro verso l’alto.
Combinazione preparabile (applicata da Anonimo nel secolo XIX).

Manticeria composta da tre mantici a cuneo azionabili con corde e carrucole.

Somiere a vento di nove pettini corrispondenti ai seguenti registri a partire dalla facciata: 1) Principale, 2) Voce Umana, 3) Ottava, 4) Quinta decima, 5) Decima nona, 6) Vigesima seconda, 7) Vigesima sesta, 8) Flauto in XII
9) Flauto in Ottava.

Crivello di cuoio – bocche delle canne sottostanti

Cornetto a tre file (XII-XV-XVII) collocato su trasporto – dotato di stecca – con crivello di cartone e bocche delle canne soprastanti.
Pressione dell’aria: 45 mm di colonna d’acqua

Temperamento: mesotonico regolare a 1/4 di comma sintonico.

Corista: La3 del Principale = 443 Hz a 18°

Tutte le fotografie allegate sono di Marco Fratti. Nella terza immagine la fotocomposizione riproduce le particolari rosette Antegnati, nella parte alta quelle della tastiera di Almenno e nelle due sottostanti quelle del virginale Antegnati già presente nel sito.

Scheda a cura di Marco Fratti e Giuseppe Spataro
Segnalazione di Giosuè Berbenni

Ascolto - YouTube

L’organista Elam Rotem accompagna sull’organo Antegnati di Almenno San Salvatore il soprano Perrine Devillers in Sub umbra illius di un compositore del primo Seicento di cui si conoscono solo le iniziali: “C. G.”.

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