Nel 1776 a Ferdinando Bertoni fu chiesto di comporre una versione ridotta del libretto di Ranieri de’ Calzabigi Orfeo ed Euridice per Gaetano Guadagni, lo stesso castrato per il quale Gluck aveva adattato il ruolo nel 1769 e preparato la revisione estesa di Parigi nel 1774 della sua opera viennese del 1762. Nacque così una partitura nuova, sicuramente influenzata dal modello gluckiano, ma con indubbi pregi, soprattutto per quanto riguarda l’invenzione melodica.
L’opera andò in scena al Teatro San Benedetto di Venezia nella stagione di Carnevale dello stesso 1776 ed ebbe un successo straordinario. Bertoni scrisse entusiasta a padre Martini che l’imperatore Giuseppe II decise di far stampare l’intera partitura.
Il manoscritto dell’opera è consultabile online su Imslp.