Nel salmo Laudate Pueri di Ponzio si può sentire un esempio di forma musicale responsoriale in cui il coro si alterna al solista. Questo porta a una meravigliosa dicotomia tra l’intonazione sullo stessa nota, recto tono, del salmodiante e la ricca polifonia del coro che ornamenta la melodia di origine gregoriana.
Nato a Parma il 25 marzo 1535, ordinato anche sacerdote, Pietro Ponzio fu legato alla città di Bergamo perché ricoprì numerosi incarichi presso le chiese della città e qui visse quindi una parte importante della sua maturità e carriera musicale. È plausibile che nel periodo in cui il compositore fiammingo Cipriano de Rore fu a servizio dei Farnese, Ponzio abbia beneficiato di alcuni suoi insegnamenti e grazie ad una sua raccomandazione sia divenuto maestro di cappella in Santa Maria Maggiore a Bergamo nel 1565, con un contratto di nove anni. Gli anni di incarico previsti furono però interrotti bruscamente perché attorno a Ponzio si creò un clima sfavorevole con accuse di negligenza e scarsa cura nell’insegnamento, che lo portarono a tornare, per un breve periodo, a Parma come maestro di cappella in S. Maria della Steccata. Sotto la sua guida venne ampliato l’organico vocale della cappella e fu così assunto il bergamasco Arcangelo Crivelli, ventunenne, probabilmente già suo allievo nella scuola annessa a S. Maria Maggiore. Caso volle che Crivelli arrivò a sostituire Ponzio alla carica della cappella a Parma, mentre Ponzio fece ritorno a Bergamo per assumere la guida di S. Alessandro in Colonna, la chiesa principale della città bassa, nel 1569. Durante questo periodo la sua attività di compositore iniziò ad emergere con un primo libro di messe a quattro voci, ed è interessante che in queste opere di musica sacra compaiano anche elaborazioni di celebri madrigali di Jacques Arcadelt, come Il bianco e dolce cigno e Ancidetemi pur, grievi martiri. Mancano notizie certe sul periodo successivo alla nuova partenza da Bergamo nel 1574 ma risulta che fu nominato nel 1577 maestro del duomo di Milano per interessamento diretto di Carlo Borromeo. Tuttavia anche in questa occasione l’operato e la condotta morale non impeccabile di Ponzio portarono alla licenza dell’incarico nel 1582. Il compositore tornò quindi a Parma dove, dopo la travagliata carriera, trascorse gli ultimi anni con maggior serenità. Importante fu la stesura e pubblicazione di un suo trattato, il Ragionamento di Musica, uno scritto in forma di dialogo dedicato alla polifonia e con numerose esemplificazioni sulla prassi compositiva coeva; tale scritto si pensa abbia influenzato anche Claudio Monteverdi. Ponzio morì nel dicembre 1596 e venne sepolto nella cattedrale di Parma, a poca distanza da Cipriano de Rore, suo primo mentore.
Per ulteriori dettagli sulla vita di Ponzio si rinvia al Dizionario biografico degli Italiani.
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L’ensemble vocale Il Dilettoso Monte diretto da Massimo Annoni esegue il Salmo Laudate pueri di Pietro Ponzio
Testo della composizione
Laudate, pueri, Dominum; laudate nomen Domini.
Sit nomen Domini benedictum ex hoc nunc et usque in saeculum.
A solis ortu usque ad occasum laudabile nomen Domini.
Excelsus super omnes gentes Dominus, et super caelos gloria ejus.
Quis sicut Dominus Deus noster, qui in altis habitat,
et humilia respicit in caelo et in terra?
Suscitans a terra inopem, et de stercore erigens pauperem:
ut collocet eum cum principibus, cum principibus populi sui.
Qui habitare facit sterilem in domo, matrem filiorum laetantem.
Gloria Patri et Filio et Spiritui sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum Amen.
(Salmo 112)