La tradizione degli Istituti di assistenza in terra bresciana è antica: già nel 1500 furono aperti ospedali o ricoveri per le categorie più fragili. Qui interessa scoprire la vita musicale che si svolgeva in questi Istituti e che – pur in diverse forme – non mancava. I documenti che lo testimoniano sono depositati presso l’Archivio di Stato di Brescia dove possiamo consultare le carte relative a diversi Istituti. Dalle Orfanelle agli Orfani, dai Derelitti alle
Pericolanti e alle Zitelle sono rappresentate le differenti tipologie educative che trovavano spazio nelle realtà particolari di questi collegi.
Articolato risulta l’insegnamento musicale all’Istituto delle Orfanelle, istituto che conobbe diverse intitolazioni e crebbe in diversi luoghi della città. Qui i documenti rimasti partono dalla fine del Seicento e danno modo di conoscere i nomi dei maestri di musica stipendiati: nel 1698 viene assunto Giovanni Battista Doneda, pochi anni dopo licenziato “per lo scarso profitto delle putte della scuola di musica”; nel 1706 Bernardo Borgognino, nel 1707
Giovanni Buccelleni, nel 1708 ancora Bernardo Borgognino e Paolo Pollaroli. Nel 1713 si rinomina Giovanni Buccelleni cui seguono Giacomo Cominelli e di nuovo Paolo Pollaroli.
Nel 1801 Giuseppe Rettori viene nominato maestro di violino. Nel 1803 muore Trevisan e viene sostituito con Giovanni Battista Bresciani che aveva «l’obbligo […] di far scuola tre volte alla settimana a quelle Orfane che da lui saranno credute più abili a riescir in tale oggetto, con quella solecitudine ed attenzione possibile». Alla sua morte fu assunto il figlio, Bartolomeo, cui seguirono – in tempi più vicini a noi – altri insegnanti per il pianoforte e per il canto, fra cui Guglielmo Forbek e Giulio Tonelli.
Ma una sottolineatura particolare merita di certo Paolo Chimeri (1852-1934), amatissimo docente di musica, che alla morte lasciò una rendita perché le ragazze musicalmente dotate potessero continuare gli studi di pianoforte fino al diploma. Né va dimenticata la collaborazione che Chimeri prestò ad Angelo Canossi nel progetto del “tempio della memoria” che aveva sede nel chiostro accanto alla chiesa dei SS. Cosma e Damiano sulle cui colonne furono incisi i nomi dei caduti bresciani di tutte le guerre.
Alcune iniziative dimostrano l’attenzione che i direttori e i presidenti dell’Istituto continuarono a dimostrare nei confronti dell’educazione musicale delle proprie allieve: così nel 1927 il Ministero sceglie l’Istituto (diventato ormai “Rossini”) come sede di un corso biennale di musica e canto corale per le maestre. Direttore del corso Achille Schinelli e maestro istruttore di musica e canto Vittorio Brunelli. Successivamente – era l’agosto 1934
– si aprono le iscrizioni per il corso sul “Metodo Ward” i cui testi erano stati da poco tradotti in italiano. E, ancora, l’Istituto trova il finanziamento per corsi di canto che si concludono con il saggio, diretto da Giulio Tonelli, impegnandosi a «provvedere alla spesa dell’orchestra, indispensabile per l’esecuzione»: in programma, nel 1954, il Salmo IV di Benedetto Marcello e lo Stabat Mater di Pergolesi e, l’anno successivo, fra l’altro, l’Oratorio per la SS. Trinità, appena pubblicato nella collezione de “I Classici Musicali Italiani”. Tonelli poi guiderà il coro del Rossini in concorsi nazionali, a Modena, a Verona e a Milano, ottenendo ottimi risultati.
Presso la Fondazione Casa di Dio è conservato un vasto e assai interessante fondo musicale, intitolato a Paolo Chimeri. E, in realtà, molta musica qui conservata apparteneva a Chimeri ed inoltre è presente una grande quantità di suoi manoscritti autografi. Ma possiamo trovare anche musica di epoche precedenti, sia di maestri delle Orfanelle sia di autori italiani del Settecento in stesura manoscritta. Alcune indicazioni ci indicano che le
composizioni furono scritte per le ragazze “della Pietà” o di “San Cosimo” e da loro quindi eseguite. Il “Fondo Chimeri”, ancora sconosciuto, gode di un inventario compilato nel 1998 da Vera Pattini, ma certo meriterebbe una catalogazione accurata per essere portato a conoscenza del mondo musicale.