L’ultima pubblicazione orchestrale pervenuta di Locatelli, l’op. VII (1741), riunisce gruppo di sei concerti in cui si trovano sintetizzati elementi compositivi tradizionali e propri del nuovo idioma strumentale di stampo vivaldiano, più teatrale e rappresentativo. In questa raccolta il concerto conclusivo è intitolato Il pianto di Arianna, tratto dal mito che vede la giovane cretese abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso dopo essere stata liberata dal labirinto. Costituito da dieci movimenti differenti nel carattere e nell’espressione, il modello sembra ispirarsi al melodiare di ariosi, recitativi e arie dei contemporanei generi vocali. I cambi subitanei di espressione e di tessitura, dal tutti al solista, servono a dipingere i contrastanti stati d’animo della protagonista con abile pathos e lirismo.
L’edizione critica, a cura di Giacomo Fornari e Albert Dunning, è consultabile al sito Imslp.