Giulio Taglietti (Brescia, c. 1660 - Brescia, 1718)
Giulio Taglietti nacque a Brescia intorno al 1660 da una famiglia di nobili origini. Nella città natale fu attivo come «Maestro di violino» presso il collegio dei nobili di S. Antonio, importante centro propulsore della musica violinistica del primo Settecento. Nonostante le scarsissime notizie biografiche, uno dei dati certi è la fortuna editoriale di cui le sue composizioni godettero nella prima metà del Settecento, specialmente ad Amsterdam. La sua prima opera si compone di dieci Sonate da camera a tre (Bologna 1695), a questa fecero seguito le prime raccolte di concerti, costituenti l’opera II, III e IV. Nelle sue composizioni traspare sovente il modello del concerto grosso di Giuseppe Torelli, ma con un progressivo emergere del violino solista rispetto agli altri
strumenti. Fu inoltre uno dei primi compositori ad articolare, con una certa regolarità, il concerto secondo la struttura dei tre tempi. La sua opera è rivolta interamente alla musica strumentale. Morì a Brescia nel 1718.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al Dizionario biografico degli Italiani.
La raccolta dei Concerti a cinque op. VIII di Giulio Taglietti uscì a Venezia nel 1710. Ha scritto il violinista Giorgio Fava: “Pur nell’ossequio al modello imperante corelliano, nei Concerti dell’Op.VIII emergono alcuni tratti dello stile veneziano e vivaldiano: l’organico di 4 violini sembra anticipare quello dell’Estro Armonico, anche se in realtà sono solo tre le parti obbligate, con una di rinforzo. Ma le sue vere intuizioni sono da ricercarsi nell’uso modernissimo del recitativo strumentale, nelle inconfondibili progressioni armoniche, nell’asimmetria delle linee melodiche, nate con il violino in mano, alla ricerca di quell’effetto di movimento e sorpresa che caratterizzerà tutta la produzione vivaldiana”.
Il Concerto op. VIII n. 8 è in quattro movimenti: Grave, Allegro, Grave, Allegro.