Alfredo Piatti

Sonata n. 4 per violoncello e pianoforte op. 31 “Idillica”

Ottocento
Alfredo Piatti (Bergamo, 1822 - Crocette di Mozzo, 1902)

Nato da una famiglia di musicisti, Alfredo Piatti (Bergamo, 1822 – Crocette di Mozzo, 1902) studiò dapprima con lo zio violoncellista, Gaetano Zanetti, per poi frequentare il Conservatorio di Milano. Intraprese una brillante carriera internazionale, tanto che a Monaco di Baviera ebbe modo di suonare in duo con Franz Liszt. Colse successi nelle principali città europee: Vienna, Budapest, Parigi, Pietroburgo. Nel 1844 a Londra suonò davanti a Mendelssohn. alla presenza dell’autore. Si trasferì stabilmente nella capitale inglese, dove insegnò alla Royal Academy of Music e fu ospite regolare delle maggiori stagioni di concerti. Come compositore scrisse numerose fantasie brillanti su temi d’opera, ma anche Sonate e Concerti per violoncello. Fece ritorno in Italia nel 1898 e morì il 18 luglio 1901 alle Crocette di Mozzo, nei pressi di Bergamo.

Pubblicata nel 1894 dal prestigioso editore Schott di Magonza, la Sonata n. 4 per violoncello e pianoforte venne dedicata al nobile Enrico Finardi. La composizione si articola in tre movimenti: I. Allegro, assai moderato, II. Intermezzo. Vivo e agitato, III. Allegro ma tranquillo. Soprattutto nell’amabile primo tempo, a tratti dal sapore brahmsiano, si profila il carattere che ha suggerito il titolo dell’opera: “Idillica”.

La partitura si può consultare su Imslp.

Scheda a cura di Marco Bizzarini

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