Organo della Parrocchiale di San Michele, Soiano

Organo di autore anonimo databile attorno al sec. XVIII. La straordinaria cassa e la sontuosa cantoria poste a metà navata, stilisticamente vicine a quelle della chiesa di Sant’Antonio di Gavardo in località Limone, lo collocano tra i più begli esempi di barocco lombardo. Il prospetto si compone di 25 canne in stagno disposte a cuspide in tre campate (4-15-4).
La prima notizia sull’esistenza di un organo presso la chiesa di San Michele di Soiano risale al 1692 quando, «in sostituzione del vecchio organino, ormai rotto e disgiustato» la Scuola del Corpus Domini acquistò a Brescia il materiale necessario per un nuovo organo. Il costruttore designato fu Carlo Rodolfi, organaro fiorentino attivo a Verona, mentre la cassa venne commissionata nel 1693 ad Antonio Franchini di Montichiari. Come già rilevava nel 1966 Ernesto Meli, in occasione del restauro dello strumento, al di sopra del quadro dei registri, quasi del tutto nascosta dalla tinteggiatura del basamento, una scritta recita: “22 X mbre 1805 Zaccaria Respini mise questo organo, e cantoria era delle monache degli Angioli / di Brescia”. Il dato ci consente di dubitare circa l’attribuzione dell’attuale strumento al costruttore Rodolfi e ci dice con certezza che la cassa e le cantoria attuali provengono dal convento degli Angeli di Brescia.

La tastiera venne ampliata nel 1805 da Zaccaria Respini che aggiunse nella parte grave le note cromatiche a
completamento dell’ottava corta, mediante richiamo ai rispettivi tasti dell’ottava superiore, e nella parte acuta 5 tasti (Do#4-Fa4), le canne dei quali vennero collocate su apposito somiere a tiro. I tasti aggiunti vennero perfettamente integrati nell’antica tastiera che attualmente si compone di 54 tasti (Do1-Fa5): quelli diatonici sono ricoperti in bosso con frontalino a chiocciola, mentre i cromatici in ebano con intarsio centrale in bosso. L’intervento di Respini comportò inoltre l’aggiunta di 10 canne di legno tappate per il registro Contrabassi, parte delle quali vennero collegate ai tasti gravi della tastiera.
Pedaliera a leggio di 20 pedali (Do1-Si2) con prima ottava corta.
Accessori: Combinazione Libera alla Lombarda.
L’asse dei registri di fattura ottocentesca è collocata a destra della tastiera con manubri a incastro: Principale, Ottava, Flauto in VIII, Flauto in XII, Fiffaro, Quintadecima, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta, Vigesimanona, Contrabassi 16.
Somiere maestro a tiro in noce di 45 ventilabri.
La manticeria, collocata dietro la cassa dell’organo, si compone di due mantici a cuneo con pompe manuali.

Nella foto storica (n. 1), tratta da una cartolina dell’epoca, sono presenti sulla cantoria cinque leggi per gli orchestrali e sei lampade. Fotografie di Giuseppe Spataro (crediti: Diocesi di Brescia, Ufficio per i beni Culturali Ecclesiastici, Aut. Prot. N. 110 / 2023).

Scheda a cura di Alberto Chiari e Giuseppe Spataro

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L’organista Luca Raggi esegue sull’organo di Soiano la Toccata all’Elevazione di Domenico Zipoli.

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