Brescia, ex chiesa di S. Antonio Abate e annesso Collegio dei Nobili

Luogo: Brescia, via Cairoli 9

Nell’attuale via Cairoli 9, in corrispondenza della Sala lettura Cavallerizza, sorgeva la chiesa di S. Antonio Abate di origine tardo-gotica. I locali dell’annesso ex Ospedale di Sant’Antonio ospitarono, a partire dal 1660, il Collegio dei Nobili retto dai padri Gesuiti, in cui affluivano figli di famiglie patrizie venete provenienti anche dalla Grecia, dall’Illiria, dalla Germania e dalla Spagna. I convittori, oltre a vari esercizi cavallereschi, apprendevano la musica e la danza: potevano studiare vari strumenti, tra cui clavicembalo, violino, violoncello, salterio, mandolino. Nel 1668 venne realizzato un teatro per ospitare spettacoli ed esecuzioni musicali. Il numero di convittori raggiunse anche le duecento unità. All’inizio del XIX secolo, dopo la fine del dominio veneto e l’incameramento dei beni delle corporazioni religiose, la chiesa di Sant’Antonio e gli annessi locali subirono un costante degrado e vennero utilizzati come deposito di legna. Nel 1845 l’architetto Luigi Donegani riconvertì questo spazio in una scuola di maneggio (La Cavallerizza), rimasta attiva in loco fino al 1967.

Alla fine del Seicento, tra i convittori del Collegio dei Nobili di Brescia, c’era anche lo spagnolo Francisco José de Castro, originario di Siviglia, autore di una pregevole raccolta di Sonate a tre (per due violini e basso continuo) nello stile di Arcangelo Corelli. Era questa la musica che risonava nelle varie “sinfonie” degli spettacoli con musica promossi all’epoca dai Gesuiti.

Scheda a cura di Marco Bizzarini

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