Mirabile esempio di cantata da camera con strumenti, Arianna abbandonata appartiene alla piena maturità di Marcello e risale probabilmente ai tardi anni ’20 del Settecento. Parrebbe un’elegante sintesi della serenata Arianna (c. 1726), “intreccio scenico-musicale” su versi di Vincenzo Cassani, con cui condivide la meravigliosa aria “Come mai puoi lasciarmi piangere”. Si noteranno la grande raffinatezza dei recitativi caratterizzati da inconsuete ed espressive modulazioni, ma anche la felice invenzione melodica nelle arie.
La macrostruttura della cantata presenta la caratteristica successione: Recitativo, Aria, Recitativo, Aria.
Marcello, pur avendo aspramente criticato il melodramma del suo tempo nel Teatro alla moda, in questo componimento si rivela un finissimo drammaturgo musicale.