Brano in forma di romanza senza parole per pianoforte, Femmes que vous ȇtes jolies presenta una scrittura leggera e tardo-romantica, legata al genere che Codini coltivava maggiormente, la canzone. Sicuramente un linguaggio ancora legato alla tradizione tonale, poco innovativo nei confronti della musica del periodo, a Parigi, ma in ogni caso evocativo e piacevole, anche se salottiero.
Pietro (Pierre) Codini nacque a Lumezzane (Brescia) nel 1873, figlio di un maestro elementare buon suonatore di pianoforte, che insegnò la musica ai sette figli. Pietro aveva talento, quindi lasciò Lumezzane per recarsi a Lione, dove visse di stenti. Infine si trasferì a Parigi dove fondò una casa editrice col suo nome, in Rue St. Martin, e poté quindi pubblicare le sue composizioni. A Parigi ebbe successo, iniziò a frequentare i salotti e gli ambienti della Belle époque: fu animatore della vita notturna della città, diventando amico di pittori come Toulouse Lautrec e Maurice Utrillo, nonché della ballerina Jane Avril. Era poliglotta, colto, maestro di scherma.
Compose oltre 200 brani. Fu musicista di grande talento, ed è considerato antesignano della produzione di musica leggera, propagandata anche attraverso la sua casa editrice e alcune incisioni discografiche a partire dal 1922.
Tra le sue composizioni ancora eseguite rientra la canzone francese Madame c’est vous?” su testo di Leon Delabonne (Gael). È stata registrata da Carlos Gardel circa vent’anni dopo la pubblicazione. La composizione per pianoforte più nota è Femmes que vous ȇtes jolies.
Nel 1909 fondò anche una scuola di musica nella capitale francese.
Morì a Parigi nel 1925.
Al musicista, più noto in Francia che in Italia, è stato intitolato un parco nella città
natale.
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Al pianoforte, Philippe Coulange.